Codice Ateco Sommelier

Il Codice ATECO del Sommelier: una grande conquista per la professione

Negli ultimi anni, la figura del sommelier ha guadagnato sempre più riconoscimento e rispetto nel panorama enologico e gastronomico. Una delle conquiste più significative per questa professione è stata l’assegnazione di un codice ATECO specifico, che ha finalmente inquadrato il sommelier in un contesto giuridico e fiscale. Dal 1 aprile 2025, infatti, entrerà in vigore il nuovo codice Ateco 74.99.41, dedicato specificatamente alle “Attività di consulenza fornite da enotecari e sommelier”. In questo modo anche l’attività di sommelier avrà una sua collocazione più pecisa poiché oggi è riconosciuta ufficialmente solo come posizione lavorativa presso aziende che hanno a che fare con il vino, siano esse ristoranti o supermercati.

Cosa cambia con l’attribuzione del codice Ateco al Sommelier

Il codice ATECO (Attività Economiche) è un sistema di classificazione delle attività economiche utilizzato in Italia. Esso serve a identificare e catalogare le diverse professioni e settori, facilitando la raccolta di dati statistici e la gestione fiscale. Fino ad oggi, la figura del sommelier non aveva un codice specifico, il che rendeva difficile per i professionisti del settore ottenere riconoscimenti ufficiali e accedere a determinati diritti e doveri fiscali. Un risultato conseguito grazie alla dedizione di Aspi Associazione della Sommellerie Professionale Italiana, che ha collaborato con il Comitato Istat per ottenere questo risultato.

Lo sbocco professionale di un sommelier non si limita solo al servizio di sala, ma negli ultimi anni anche a contesti di consulenza, fieristici, privati, GDO. Oggi questa figura opera prevalentemente nell’alta ristorazione ed è meno frequente in locali di fascia medio-bassa. Può nascere una collaborazione con i ristoranti sollevando il datore di lavoro da spese contributive e quindi rendere più sostenibile la figura del sommelier per l’azienda. Già negli anni passati si era pensato di istituire un albo professionale dei sommelier, poi rimasto negli archivi di Montecitorio perché considerata una figura poco presente nel panorama delle professioni.

L’Importanza del riconoscimento fiscale e giuridico

L’assegnazione di un codice ATECO al sommelier rappresenta una svolta fondamentale. Prima di questo riconoscimento, molti sommelier operavano in una sorta di limbo giuridico, senza una chiara definizione della loro professione. Questo portava a difficoltà nel riconoscere i diritti lavorativi, nell’accesso a corsi di formazione finanziati e nella possibilità di partecipare a eventi e fiere di settore con un’identità professionale ben definita.

Con il nuovo codice, i sommelier possono ora godere di una maggiore protezione legale e di opportunità di sviluppo professionale. Possono registrarsi come liberi professionisti, aprire partita IVA e accedere a corsi di aggiornamento e formazione specifici. Questo non solo migliora la loro posizione lavorativa, ma contribuisce anche a elevare il livello di professionalità all’interno del settore.

La nota ufficiale di ASPI

L’Aspi, attraverso il suo presidente, Giuseppe Vaccarini, ha voluto esprimere un parere sulla conquista del codice Ateco da parte dei sommelier: “Il codice Ateco, pilastro fondamentale per la classificazione delle attività economiche nel nostro Paese, riconosce ufficialmente il sommelier come figura professionale autonoma e altamente qualificata. Grazie a questa novità, la sommellerie esce dal perimetro dell’hospitality per affermarsi come una professione a tutti gli effetti, con una propria identità economica. Siamo fieri di aver raggiunto questo traguardo storico. Il nuovo codice rappresenta una svolta epocale per la nostra professione, offrendo ai sommelier il riconoscimento economico e sociale che meritano. Ogni passo avanti di Aspi è un passo avanti per l’intero settore”.

L’esperienza di Roberto Adduono, fondatore di “Salerno Wine Tour”

Il mio percorso è iniziato nel 1999 ed allora si era in pochi. Oggi che la cultura del vino si è ampliata raggiungendo vari tipo di pubblico, tutti i soggetti interessati, frequentando corsi specifici, potrebbero fregiarsi di questa qualifica che va formata, qualificata e conquistata soprattutto sul campo. Con l’attribuzione di questo codice la gestione del lavoro diventa autonoma, condizione che sarà totalmente nuova per chi come me è stato sempre alle dipendenze di un’azienda. Il tempo passato a contatto con le persone, le soddisfazioni personali e professionali, le diverse vedute ed impronte gustative e soggettive del vino da parte dei clienti hanno tessuto ciò che oggi posso divulgare nel mio progetto “Salerno Wine Tour” con il quale sarò in grado di ottenere questo codice, anche se non è direttamente funzionale alla clientela ma un riconoscimento giuridico e legale.

Un impatto positivo sull’industria del vino e della ristorazione

Il riconoscimento del sommelier attraverso il codice ATECO ha anche un impatto positivo sull’intera industria del vino e della ristorazione. Con sommelier professionisti ben formati e riconosciuti, i ristoranti possono offrire un servizio di qualità superiore, migliorando l’esperienza del cliente. Un sommelier esperto non solo consiglia il vino giusto da abbinare ai piatti, ma educa anche i clienti, creando un legame più profondo tra il vino e la gastronomia.

Inoltre, il riconoscimento giuridico della professione contribuisce a promuovere la cultura del vino in Italia. Con sommelier professionisti che operano in modo ufficiale, si possono organizzare eventi, degustazioni e corsi di formazione che sensibilizzano il pubblico sull’importanza del vino e delle sue caratteristiche. Questo porta a una maggiore valorizzazione dei vini locali e delle tradizioni enologiche italiane.

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